“Ci devo pensare”.
Questo rispose Gianni ad Andrea quando lui gli chiese il fumo a credito. “Ma come, ci conosciamo da 15 anni!” – si lamentò.
“Non mi interessa, io non mischio mai gli affari con l’amicizia. sono un professionista serio.”
“Gianni porco il cazzo, è un decino di fumo, non mezzo chilo di bamba!”-ma non cl fu niente da fare-.
Andrea aveva esplorato tutte le possibilità per incentiva re l’emisfero creativo del suo cervello a produrre qualcosa, ma niente. Era andato a camminare. Era andato a giocare a tennis. Nei locali. Aveva bevuto.
Aveva telefonato ad un amico. Pure ad un parente. Niente.
Andrea era il creativo di una grossa azienda che vendeva bombole di Butano. Ogni settimana doveva po durre un racconto con protagonista Bombo, la bombola di butano mascotte dell’azienda.
Solo che ultimamente le idee, per dirla con un eufemismo, scarseggiavano. “Che stracazzo gli vuoi far fare ad una minchia di bombola di butano porco il clero?”
Aveva salvato la grigliata dei boy scout. Aveva reso possibile il compleanno di nonna Ida nel suo casolare a Treggiaia. Aveva vagliato ogni possibilità che poteva comprendere una bombola di Butano, ma ora era al capolinea. Gli serviva qualche input creativo eccellente o il lavoro era perso. Ma come fare?
In realtà conosceva un altro spacciatore dal quale non andava mai. Lo aveva visto nel locale, stava a sedere ad un tavolo da solo. Lo avvicinò. Spiegò di nuovo la storia. “Non ho un euro”, aggiunse. “Fammi fare una telefonata.” -prese in mano il telefono-
Ok, ho un tizio che può aiutarti. Scriviti l’indirizzo, vacci a parlare”.
Era una zona residenziale piuttosto squallida. Suonò il citofono sporco. “Mi avevano a avvertito, vieni su.”
Quando Andrea arrivò al piano suonò il campanello.
Era rotto. Bussò. Gli apri un uomo di statura media, , di circa trent’anni, dai capelli lunghi e unticci, e una calvizie pronunciata. “Vuoi un panetto ma non hai una lira eh?”. Andrea annuì, timoroso.”Ragazzi?!” -urlò l’uomo-, e da una porta uscirono tre gentiluomini completamente nudi. “Adesso ti insegniamo che i vizi hanno sempre un prezzo”.
E mentre Andrea, in ginocchio, non riusciva più a protestare per via di occlusioni carnose nel suo orifi zio orale, ma non solo, pensò che forse sarebbe stato meglio se si fosse trovato un lavoro onesto invece del social & media manager.
La dura vita del social media manager..
È un molto divertente!
Chissà come mi vengono ^^