A volte mi percepisco:
Esisto!– Che cosa orribile –
Questa sensazione vomitevole
Che c’è davvero un tizio
Che sono ioE mi guardo allo specchio:
Non mi riconosco.Esisto?
No, io non esisto.Esiste lui.
E la mia presenza mi rivolta.Metto le mani nei capelli:
Scappo.Cerco qualcun altro
Ci parlo
– un po’ meglio –
– si, un po’ meglio –Ma quando non c’è nessun altro
– solo lo specchio –
– Oddio –
Che rivoltante compagnia
Quel tizio lì
Che mi guarda
( VATTENE! )
Che dicono sia io.
— Luca Gini