Il Faust è probabilmente l’opera più conosciuta dello scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe.
Si tratta di un’opera monumentale, alla quale il grande scrittore lavorò per circa sessant’anni.
La trama è quella di un dramma dove un dottore tedesco, il dottor Faust per l’appunto, stringe un patto col demonio perchè vuole arrivare a conoscere tutto, avere esperienza di tutto.
La cornice è una compagnia di teatro che deve portare in scena qualcosa che possa soddisfare le masse annoiate e distratte. Nel prologo un dialogo tra Il Direttore ( della compagnia teatrale ), Il Faceto ed il Poeta discorrono su quale impronta dovrà avere lo spettacolo.
Quello che segue è un breve estratto del dialogo tra il Poeta ed il Faceto, dove si può evincere la straordinaria sensibilità e proprietà di linguaggio di Goethe.
IL FACETO :[…] Nulla contenta l’uom fatto, ma la crescente gioventù piglia ogni cosa in buon grado.
IL POETA. E tu rendi a me pure i miei anni immaturi; quando il fiume del canto sgorgava rigoglioso e perenne; quando fra me e il mondo era un velo di nubi, — e il calice ancor ravvolto in sul cespo mi era presago di meravigliose fragranze; — quand’io coglieva gl’innumerevoli fiori profusi per ogni valle. Io non aveva nulla, e non pertanto io aveva a pieno; perché io avevo l’amore infaticabile del vero e la soavità dell’illusione. Rendimi il mio selvaggio talento; l’affannata felicità, la forza dell’odio e l’impeto dell’amore, — rendimi la mia giovinezza.